\"\\"\\\\"\\\\"\\"\" Dobbiamo distinguere le “macchie” in varie tipologie:


 

I denti, però, possono ingiallire anche a causa del naturale processo di invecchiamento. Gli stessi processi cariogeni, nello stadio iniziale, si presentano sottoforma di macchie giallo-opaco.

Dunque la carenza di igiene orale o un’igiene orale scorretta possono accelerare tale processo: non dobbiamo dimenticare che il colore dei denti è influenzato geneticamente e dipende soprattutto dallo spessore dello smalto (colore bianco traslucido) e dalla dentina sottostante (giallo opaco). Per questo motivo erosioni meccaniche dovute ad uno scorretto spazzolamento, processi cariosi o corrosioni legate all’uso/abuso di sostanze molto acide, consumando la superficie esterna del dente possono lasciar trasparire la dentina con conseguente effetto di ingiallimento.

Le principali cause alla base di questo fenomeno sembrerebbero legate alla composizione salivare (presenza di sali di ferro o di solfato ferrico) e alla presenza di batteri cromogeni (in particolare Actinomyces) assolutamente innocui ma che determinano quella tipica colorazione nero-brunastra. Il “black tartar” è detto anche linea bruna poiché si presenta come una sottile linea nera riscontrabile nel terzo cervicale, sia vestibolare che palatale, in particolar modo riscontrate nella dentatura decidua di pazienti di sesso femminile. Altro non sono che depositi del metabolismo batterico sulla cuticola dello smalto dei denti. Studi effettuati su campioni molto ampi, hanno però dimostrato una minore incidenza di carie nei denti di bambini colpiti da black tartar. Questi pigmenti non sono infatti associati a scarsa igiene orale, ma al contrario si riscontrano in bocche pulite e sane. Seppur facilmente trattate, tendono, purtroppo, a ripresentarsi nel tempo, scomparendo solo quando l’assetto microbiologico della cavità orale sarà equilibrato.

Sebbene il fluoro, assunto sotto gli 8 anni durante la fase di formazione degli elementi dentari permanenti, permetta di rendere la superficie del dente più resistente alla demineralizzazione e agli attacchi acidi, oltre determinate concentrazioni (2 mg/die) va ad alterare l’amelogenesi provocando alterazioni strutturali dello smalto.

Macchie grigie sul dente possono anche essere il risultato di processi emorragici causati da traumi o da procedure odontoiatriche.

 

Finché il problema è limitato alla superficie esterna del dente la sola igiene professionale permette di risolvere l’inestetismo attraverso l’uso di paste lievemente abrasive e getto di bicarbonato airflow; laddove la macchia fosse legata ad un danno strutturale dei tessuti duri del dente ci si avvale di ricostruzioni conservative o faccette protesiche.

 

 

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